Gem
Capo dell'MI6
Gem viene
nominata per la prima volta in 'Jonathan
Darcy torna a casa' e compare in 'Il
tempo è giunto' e 'Il sogno di Rebecca', tutti
racconti inseriti nella raccolta 'Aspettando
il Gigante - I prequels'. E' tra le protagoniste di 'Dio
salvi il Gigante'.
Lady
Roselyn Edgeworthy ha 55 anni ed è a capo dell'MI6 (il
Servizio Segreto di Sua Maestà) da due anni. Sebbene da
sempre il capo dell'MI6 sia conosciuto come C, Lady
Roselyn Edgeworthy pretende di essere chiamata da tutti
Gem, il nome che le aveva dato suo padre (ex pilota
della Raf) quando era piccola.
E' molto legata al ricordo del padre scomparso da molti
anni e tiene sulla scrivania una sua foto risalente ai
tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Arrivata all'MI6 dopo una lunga e brillante carriera
nella diplomazia britannica, Gem vuole dimostrare
immediatamente che può essere dura e spietata come e più
di un uomo.
Corti capelli biondi che vanno verso il bianco, tailleur
seri e ingessati, occhi chiari come l'acqua, Gem assume
immediatamente il comando con estrema autorità e sceglie
Doone come suo braccio destro.
Decide inoltre di dare nuovi nomi in codice a tutti i
membri dell'MI6, ispirandosi principalmente alla
letteratura britannica.
Tra
gli agenti operativi ritrova
Geoffrey Hammond, suo ex
compagno di Università, a cui affida il nome in codice
Gonzalo. Si fida ciecamente dei suoi consigli.
Alla
morte di Parker non ha dubbi a promuovere al suo posto
Midwinter.
Stima
moltissimo
Fitz, ritenendolo il suo uomo migliore. Decide per
questo di promuoverlo in più di un'occasione e di
assegnargli le missioni più difficili. E per questo
pretende che sia lui ad andare in Irlanda quando
arrivano le informazioni di
Julian riguardo ad un
possibile attentato terroristico.
E' convinta che i Repubblicani siano coinvolti
nell'organizzazione dell'attentato alla Giant's
Causeway.
Tra
le sue perle di saggezza: "Qualunque cosa venga
scoperta, c'è da star sicuri che c'è sempre dell'altro"
e "In questo lavoro non c'è spazio per la lealtà
cieca. Fa parte di quella sottile linea che passa tra il
vivere e il morire".
Sebbene abbia guidato con perizia e sagacia tutte le
missioni, rimangono le macchie di quel che accadde in
India e a Baghdad.
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