Irina Berova
migliore amica di Maarja
Irina Berova è tra i
personaggi secondari de 'I segreti
di Tallinn'. E' menzionata in 'Tieni
duro, Mauro Cavalieri' e ne 'Il
tempo è giunto', inseriti nella raccolta 'Aspettando
il Gigante - I prequels'.
Compare in 'Dio salvi
il Gigante'.
Irina Berova, 27 anni, è estone e vive sola a Tallinn,
nella casa adiacente al 'Tender Gifts'. E' amica di
Maarja
Tender da una vita. Per lungo tempo single, sembra
stia iniziando a cedere alla corte dell'Ispettore
Juhan
Kask. Altissima e magra, ha
lunghi capelli scuri e un fisico da modella. Figlia
unica (i genitori vivono fuori Tallinn e la vedono
poco).
Dal
carattere diretto e grintoso, si veste sempre con colori
molto accesi.
Lavora alla CERT Estonia (The Computer Emergency
Response Team of Estonia), un’organizzazione che si
occupa delle minacce di attacchi cibernetici ai siti
internet istituzionali assistendo notte e giorno utenti
pubblici e privati.
E'
lei a prendersi cura di
Juri, fin dal primo arresto di
Maarja
a pochi giorni dall'inizio degli eventi narrati ne 'I
segreti di Tallinn'.
Ed è proprio Juri, con il suo fare indolente e la sua
totale incomprensione dell'agitazione degli umani, a far
comprendere all'Ispettore Kask che sicuramente Irina sa
molto più di quanto è disposta ad ammettere.
L'Ispettore Kask, quindi, decide di interrogarla in
privato e si presenta a casa sua dopo l'orario di
lavoro. Non è in divisa e cerca di strapparle di bocca
la verità.
Ma
Irina non si lascia incantare ed è pronta a nascondere i
suoi segreti pur di proteggere
Maarja.
Tuttavia con il passare delle ore inizia a fidarsi di
questo ragazzo con i capelli biondi, che sembra
realmente proiettato unicamente a risolvere il caso
Plushenko e non ad incastrare un nome qualsiasi per
venderlo alla stampa, come stava viceversa facendo il
Commissario Capo Velimir Khalinin.
Infine Irina decide di fidarsi e sarà proprio grazie al
suo tempismo se infine la polizia riuscirà a chiudere il
cerchio attorno a Testa di Polipo e a ritrovare la
Camera d'Ambra senza che nessuno rimanga ferito o ucciso.
Tuttavia non riuscirà a cambiare il destino di
Maarja
(o la maledizione dei Patkul, come lo chiama l'amica).
Maarja
infatti rimane l'unica vera vittima della vicenda e
viene imprigionata per auto-calunnia e
intralcio alle indagini.
Da
questo momento è lei la principale fonte di informazione
per
Mauro Cavalieri, per sapere cosa accade a Tallinn. I
due si scrivono spesso ed Irina passa i suoi messaggi a
Maarja
in prigione.
E
sarà Irina la prima a lanciare l'allarme quando nei
primi giorni di novembre inizia ad accorgersi che
qualcosa non va.
Maarja
sembra distratta o affranta. E' poco attenta e non
ricorda i fatti più semplici, come la data in cui è
stato fissato il processo. Avverte
Mauro,
che inizia a preoccuparsi, anche se rifiuta
immediatamente l'idea che
Maarja
stia per avere un esaurimento nervoso.
Infine qualcosa accade. Qualcosa che Irina non riesce a
comprendere. All'improvviso
Maarja
viene trasferita alla prigione femminile senza alcun
preavviso. E una volta giunta a destinazione a
Maarja
non è permesso vedere nessuno.
Irina
tenta in tutti i modi di fare luce. Cerca l'aiuto di
Mauro.
Si avvale delle conoscenze di
Annika Ilves, ma ancora
una volta solo una persona sembra poterla aiutare.
Sempre lui. Sempre
Juhan Kask. Solo che anche lui sembra
essere sparito nel nulla...
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