Igor Plushenko
massimo esponente Unesco in Estonia
Igor
Plushenko, poco più di 60 anni, era il massimo esponente
dell'Unesco in Estonia. Scapolo, conduceva una vita
molto solitaria ed era dedito esclusivamente al lavoro,
dividendo la sua esistenza tra l'Unesco e il suo
disordinato appartamento nel cuore medievale della
capitale estone.
Sul
finire degli Anni Novanta fu lui a raccogliere tutta la
documentazione necessaria per far entrare il centro
storico di Tallinn all'interno della Lista.
Vegetariano, negli ultimi tempi aveva cambiato umore e
ritmi di vita. Aveva usufruito di ferie accumulate negli
anni, aveva richiesto il rinvio di un paio di riunioni e
ad ottobre aveva inviato ad un meeting ad Osmussaar la
sua segretaria
Karina Gligorevic.
A
dicembre è stato ritrovato il suo corpo senza vita
adagiato sulla scrivania dello studio del suo
appartamento. Nessun testimone e una pistola nella mano
destra. Un angelo di ceramica era a terra, distrutto in
mille pezzi.
La
Polizia, guidata dal Commissario Capo
Velemir
Khalinin, non esitò a dichiarare che si trattava di
suicidio.
Le
ultime persone che lo hanno visto vivo: il nipote
Andrej Miklasevich e la ceramista
Maarja
Tender.
E'
stato sostituito da
Martin Sherman.
Il
caso della morte di Plushenko viene brutalmente riaperto
a maggio, quando spunta dalla neve bielorussa il corpo
di Evgeni Taskov, informatore di
Patrice
Sorba e dell'Interpol freddato nell'ottobre
precedente. La Scientifica decreta infatti che la
pistola che ha assassinato
Taskov è la stessa che ha
ucciso Plushenko.
Plushenko era quindi legato al mercato illegale di opere
d'arte? Aveva usufruito dei suoi contatti istituzionali
per commettere dei reati? O viceversa dall'alto della
sua posizione aveva scoperto qualcosa di scottante e
Testa di Polipo aveva deciso di farlo fuori?
L'unica cosa certa è che l'Unesco deve intervenire per
fare luce sugli eventi e impedire che le notizie
trapelino troppo velocemente. Sul posto vengono quindi
inviati
Alice Brewster e
Mauro
Cavalieri... |