Alisdair Darcy
misterioso avo di Jonathan
Alisdair Darcy viene
nominato in 'Jonathan
Darcy torna a casa' e 'Le
trame di Mary Crawford', inseriti nella raccolta 'Aspettando
il Gigante - I prequels'.
E' menzionato in 'Dio salvi
il Gigante'.
Alisdair Darcy è nato nel 1760 ed è morto nel 1795 a
soli 35 anni, la stessa età di
Jonathan Darcy durante i fatti narrati in 'Dio
salvi il Gigante'. Era il fratello minore del
bis-bis-bis nonno di
Jonathan e
George
Darcy e il cugino preferito di
Abigail
Darcy.
La
sua vita è avvolta il mistero. Nessuno parlava mai di
cosa facesse o dove andasse. Le uniche informazioni
sulla sua vita si ritrovano in alcuni brani delle
lettere di
Abigail Darcy. Era un diplomatico e un soldato.
Passava molto tempo all'estero. Sembra che abbia
lavorato a lungo per intercedere affinché venissero
risparmiate le vite di
Luigi
XVI e
Maria Antonietta e si recò sicuramente in Austria.
Non
amava partecipare ai balli di corte ma era molto
ricercato. Le Patronesse di Almack's lo avevano
etichettato come 'orgoglioso e troppo distaccato',
soprattutto perché deluse dal fatto che allietava troppo
raramente i balli più importanti.
Tuttavia, alla morte del fratello minore del padre, è
stato lui a prendere sotto la propria tutela la cugina
Abigail
e le sue sorelle per presentarle in società, aiutando
tutte a contrarre splendidi matrimoni, a esclusione di
Abigail
che rimase nubile tutta la vita, ma divenne dama di
compagnia della Regina Carlotta.
Morì
a Quiberon con il grado di colonnello, in supporto a
Luigi XVIII e all’esercito realista della
Vandea. Combatté valorosamente e fu ferito
mortalmente. Non riuscì a tornare a casa. E’ sepolto nel
cimitero di campo.
Tutti
lo hanno rimpianto sebbene anche dopo la sua morte sia
continuato ad esservi un velo di silenzio sulle sue gesta.
Nel
Salotto Azzurro della villa di
Jonathan Darcy nel Derbyshire impera, sopra al
camino, un suo ritratto iniziato mentre era in vita e
concluso postumo nel 1797. Indossa la giubba rossa, vi
sono i Monti Pennini alle sue spalle ed è in procinto di
sguainare la spada. La somiglianza con
Jonathan è impressionante. Non solo nel volto, ma
anche nello sguardo. "Lo stesso fuoco negli occhi. E
la stessa spietata lucidità”, dice
Penelope
Hughes.
In
molti
temono che a
Jonathan Darcy sia riservato lo stesso destino.
Di
lui
Abigail scrisse: “E’ talmente immerso nei suoi
ideali da sembrare quasi troppo orgoglioso agli occhi di
chi non lo conosce realmente. Cosa che mi ha stupito
alquanto quando ho sentito questa descrizione per la
prima volta ad un concerto a Bath. Alisdair orgoglioso?
E’ il più caro dei ragazzi…”.
Ma la
verità sul suo conto si scoprirà unicamente quando...
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