Ciao ragazzi,
sabato 05 maggio uscirà 'Mauro
a L'Aquila, tre anni dopo', il
terzo prequel al Settimo Incarico, che fa seguito a 'Il
ritorno di Mary Crawford' e 'Le
ombre di Milos Olowski'.
Il lancio infatti
avverrà al Centro Giovanile Giovanni Paolo II
in
Vicolo del Grottino 3B (traversa di Via del Corso dietro
a San Carlo, a 400 metri dalla stazione della Metro A
"Spagna") a partire dalle ore 18.00 nel corso
dell'incontro
'L'Aquila tre anni dopo, per non dimenticare', moderato
dalla Nicastro e dallo scrittore aquilano Alessandro
Aquilio.
Nel corso dell'incontro vi saranno testimonianze e
approfondimenti su quello che è accaduto e sta ancora
accadendo, con la partecipazione di
Tommaso della Longa,
portavoce del Commissario Straordinario della Croce
Rossa Italiana, del professor Enrico Di Renzo, della
Società Geografica Italiana, e Francesco Mongiardini,
tra gli ingegneri che hanno progettato e realizzato l'Autostrada dei Parchi.
Il prequel 'Mauro a L'Aquila, tre anni
dopo', è incentrato sulla Perdonanza Celestiniana, che sta preparando la candidatura per
entrare nel Patrimonio Immateriale dell'Unesco.
"Quella notte di aprile di tre anni fa è scolpita nella
mia memoria. Il terremoto svegliò me, che mi trovavo a
Roma. L'inseguimento delle notizie, per scoprire, per
sapere. Poi infine la risposta. L'Aquila. L'Abruzzo. La
paura. L'attesa. Il dolore", racconta Diletta
Nicastro. "La scorsa estate, quando ho incontrato
Aquilio durante una mia presentazione, è nata l'idea di
far incontrare i miei personaggi con il suo '23 secondi'
e così è sorto 'Mauro a L'Aquila, tre anni dopo' e
questo incontro-dibattito per non dimenticare mai quello
che è successo. Perché oggi, come allora, siamo tutti
abruzzesi".
Il valore della
ricostruzione passa anche dalla ricostruzione economica
e sociale. Ne è convinto Alessandro Aquilio, autore del
libro-testimonianza “Ventitre secondi – L’Aquila 6
aprile 2009”, che da mesi percorre l’Italia e l’Europa
per tener desta l’attenzione sulla sua città. “Il
peggior torto che si può fare a L’Aquila è smettere di
parlare dell’Aquila. Il peggior torto che si può fare
all’Italia è privarla delle bellezze e della cultura
della mia città, sesta realtà per valore artistico del
Belpaese. Oggi, a distanza di tre anni, è fondamentale
che a L’Aquila le Istituzioni locali e nazionali
collaborino mettendo da parte i personalismi e puntando
al bene della comunità, con proposte strategiche e
concrete. Con il mio libro, Ventitre secondi, ho scelto
di portare la testimonianza di una famiglia come tante,
la mia, per descrivere le difficoltà e il coraggio per
affrontarle. Ringrazio Roma, e la regione Lazio, per la
vicinanza sempre dimostrata alla mia gente”.
Uno splendido
appuntamento per trattare temi importanti legati alla
ricostruzione, al Patrimonio Unesco (materiale e
immateriale) e l'importanza di "non dimenticare".
Non potete mancare.
Kieran
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