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 Quinto Prequel - ...IL TEMPO E' GIUNTO

 

...IL TEMPO E' GIUNTO  
 

 

Novembre 20..
Quattro giorni prima di ‘Jonathan Darcy torna a casa’
Sei giorni prima di 'Dio salvi il Gigante'



 

Ebridi interne. Regno Unito.

Fiona McAulay tirò le briglie e fermò il passo del suo cavallo. Il vento soffiava freddo e portava con sé l’odore della pioggia che aveva imperversato sull’isola nelle ultime ore.

La ragazza ispirò prepotentemente e chiuse per un attimo gli occhi.

Poi tornò a fissare l’orizzonte.

Il cielo era tinto di giallo ed arancione. Il sole morente si tuffava tra le onde tranquille del mare. Un’aquila reale volava alta, disegnando false geometrie.

Per due giorni non aveva potuto cavalcare ed ora era felice di essere tornata in sella del suo Bonnie Prince. A Natale avrebbe partecipato ad un concorso ippico in Germania e ci teneva troppo a far bella figura in quella terra.

Non si aspettava di vincere. Non era mai stata la migliore. Aveva sempre avuto qualcuno davanti a sé in qualunque cosa iniziasse a fare. Dagli studi allo sport. E anche con i cavalli era così. Ma non le importava molto. Lei amava cavalcare per il gusto di farlo. Sentire il vento sul volto. Le guance arrossate. Il cuore tumultuoso. Diventare un tutt’uno con il proprio cavallo.

A dire il vero, preferiva cavalcare a briglia sciolta. Senza percorsi. Senza ostacoli.

Teneva nella sua camera un poster delle immense spiagge sudafricane e sognava di percorrerle un giorno in groppa di un cavallo bianco. Senza pensare a null’altro se non al piacere di quella corsa.

Ma ad Aquisgrana era diverso.

Lì teneva particolarmente a far bene.

Era da mesi che si concentrava su quell’unico concorso. Come se fosse il più importante torneo se non mondiale, almeno europeo.

I suoi amici non ne comprendevano quasi il motivo. Sì, sapevano che in quell’occasione avrebbe forse rivisto un loro vecchio compagno di studi che si era trasferito da quelle parti per “qualcosa legato al calcio”. Ma il ricordo che avevano di quel ragazzo silenzioso e solitario era talmente avvolto nell’oblio che sembrava più un gioco bizzarro della mente, che un membro effettivo della loro comunità.

Bonnie Prince agitò la coda e mosse un passo avanti e due indietro.

Attorno a loro ampie, infinite lande dimenticate, dove i sentieri battuti dai turisti estivi erano stati nuovamente avvolti dall’erba selvaggia. Pecore coraggiose si spingevano fino alle rocce più alte e pericolose per assaggiare chissà quali incomprensibili prelibatezze. L’aquila continuava a volare sopra le loro teste.

Fiona accarezzò dolcemente la criniera di Bonnie Prince e gli sfiorò il capo con un lieve bacio. Le orecchie si mossero nervose, ma il cavallo si calmò ed entrambi tornarono a fissare quel panorama che diventava di minuto in minuto più scuro…

Era strano.

Solo Shanna sembrava capirla.

Shanna che conosceva da così poco tempo, ma che aveva letto i pensieri del suo cuore come nessun altro.

Forse era dovuto al fatto che a Digg non vi erano ragazze della sua età. Forse perché aveva sempre sognato di avere una sorella maggiore. O forse perché le era più facile aprirsi con persone che non conosceva perché aveva meno paura del loro giudizio, non era cristallizzata in ruoli che non poteva e non doveva deludere.

Ma ora Shanna era sul punto di andarsene. Per qualche giorno, forse. Eppure Fiona aveva la sensazione che non sarebbe più tornata. Ma avrebbe cercato di tenere con sé i consigli che le aveva passato.

(segue...)

Per info su come ricevere il racconto completo de 'Il tempo è giunto' scrivi a info@ilmondodimauroelisi.it o ordina 'Aspettando il Gigante'.

 

 

 

 

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