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 Il risveglio del Falco Pellegrino di Donatella C.

 

IL RISVEGLIO DEL FALCO PELLEGRINO   
 


Ecco il racconto di Donatella C., seconda classificata al concorso 'La Villa sul Lago'.
La storia ideata per il primo week-end di primavera per i personaggi di M&L è incentrata su Patrick O'Hara, mentore politico di Kieran Moynihan.
Buona lettura!

 

Il sabato sera del primo fine settimana di primavera, rallegrato dal fresco vento di aprile che gioca con le corolle dell'erica e dalla danza delle stelle del cielo del Donegal, io e Kieran ci trovano a giocare a biliardo al North Star Bar con Patrick ed Una, al suono della ballata “Finnegans Wake” degli Irish Rovers, quando veniamo avvicinati da un uomo misterioso vestito con un abito intessuto di una stoffa lavorata a mano con fregi vichinghi. Bloccando la pallina verde prima di essere messa in buca da Una, l'uomo in blu si presenta, raccontandoci di essere alla ricerca di un antenato scozzese della famiglia O'Hara, venuto a Letterkenny proprio per affidare un importante segreto al discendente irlandese dell'antica famiglia. Ascoltandolo parlare scopriamo che si chiama Bolverk Snorrason, il quale concentra tutta la sua attenzione su Patrick. L'accordo è che Snorrason, svelato un primo indizio per iniziare la ricerca, attenderà Patrick tra tre giorni, al tramonto, vicino alla scultura del velo della Veronica alla chiesa di Rosslyn in Scozia. L'enigma affidato a Paddy recita cosi':

“L'angelo ne custodisce il segreto del cuore, che al Santo Sepolcro agognava trovare riposo. Uno scrigno e un canto guerriero <Vai, cuore impavido e noi comuni mortali ti seguiremo> è custodito sotto lo sguardo secolare della croce dei Sinclair”.

Kieran interviene, provando a chiedere maggiori chiarimenti, ma Bolverk è già sparito ai suoi occhi e noi quattro ci scambiamo uno sguardo meravigliato e d'intesa, finché il silenzio è rotto da Una e Patrick che raccolgono la sfida, incuriositi, e chiedono a me e Kieran se vogliamo seguirli in questa avventura. Kieran, all'esclamazione <Paddy - per tutte le birre del mondo - un Moynihan non si tira mai indietro quando un amico è nel bisogno> mi prende per mano e assicura la nostra presenza. Mentre Una si occupa dei bagagli e di portare con sé il kit medico e i flaconcini con le piante curative tramandate dalla nonna Abaigeal, io e Kieran ci prendiamo carico di prenotare un biglietto aereo per Edimburgo. Nel frattempo Patrick si reca a casa e chiede al padre Peadar di poter prendere in prestito il libro con gli appunti sull'albero genealogico della famiglia O'Hara, tramandato di padre in figlio da generazioni, nella cui copertina di pelle color verde bosco è inciso un fabhcún gorm - il falco pellegrino irlandese - che tra i suoi artigli stringe un gheriglio di noce. Infatti nelle tradizioni celtiche il falco "Achill" faceva da ponte tra il nostro mondo e quello dei defunti, mentre nella simbologia delle piante, essendo il gheriglio racchiuso in un guscio a sua volta protetto dal mallo, ha dato alla noce un significato molto positivo come protezione di un contenuto prezioso. Quindi per la famiglia O'Hara il falco pellegrino che custodisce il guscio di noce è stato ispirazione per diventare persone che nella vita si dedicano a proteggere con tutte se stesse la causa in cui credono, che sia l'amore per la propria terra o nel preservare la conoscenza della sapienza di un'arte manuale come quella dell'incidere lastre di rame utilizzando la tecnica dell'Acquaforte. Mestiere, quello dell'incisore di acquaforte, che il papà di Patrick imparò a sua volta dal nonno paterno, che gli raccontava che la capacità di incidere il metallo con acidi era stata introdotta nel Medio Evo dagli armaioli con il preciso scopo di decorare armi ed armature.
La mattina seguente siamo in partenza dal City of Derry Airport, facendo colazione con dei gustosi pancake farciti di sciroppo d'acero, e all'ora di pranzo arriviamo ad Edimburgo, dove affittiamo una macchina per raggiungere la cittadina di Rosslyn e l'omonima cappella. Mentre avanziamo nel cortile interno su cui si affaccia la chiesa quattrocentesca, la cui facciata sembra ricamata dalla mano di un sapiente sarto nei minimi particolari, ci accorgiamo che il sole inizia ad imbrunire e ci affrettiamo ad entrare. Veniamo colpiti dalla bellezza dell'architettura dei capitelli intagliati, delle volte che sembrano prati in fiore resi marmorei da un incantesimo e dai giochi di luce creati dai chiaroscuri delle finestre. Cominciamo a guardarci intorno alla ricerca del senso dell'indovinello proposto dal signor Snorrason, e dopo aver cercato nel lato dei bassorilievi delle virtù' e dei peccati capitali, notiamo la scultura di un angelo dalle delicate fattezze che custodisce tra le braccia un cuore. Paddy apre il libro scritto a mano dai suoi antenati, impreziositi da lettere dall'alfabeto disegnate in caratteri gaelici, e in un capitolo riguardante le incisioni ad acquaforte trova lo stesso angelo e la spiegazione della leggenda, che vuole che il cuore di Robert The Bruce, che in vita aveva espresso il desiderio di essere sepolto in Terra Santa accanto ai martiri che diedero il loro sangue per la fede, riposava proprio nella cappella di Rosslyn, in una nicchia celata accanto alla scultura della croce della fedele famiglia del clan dei Sinclair. Mentre commentiamo questo racconto vediamo avvicinarci, staccandosi dalla scultura del volto della Veronica, il misterioso Bolverk con l'alone salmastro che lo circonda. Bolverk, avendo ascoltato le nostre congetture, ci conferma la nostra tesi, aggiungendo che Patrick si era dimostrato degno di ricevere la lettera con le memorie del suo antenato Pádraig O'Hara. Aprendo il plico sigillato con lo stemma degli O'Hara, Paddy emozionato ne guarda le incisioni e legge che il suo antenato, vissuto nel medioevo, combatté valorosamente per il coraggioso Robert The Bruce, mettendo al servizio il suo veloce arco nella battaglia di Bannockburn. Alla morte di Robert il valoroso scudiero Pádraig O'Hara accompagnò Sir William Sinclair nel suo viaggio verso Gerusalemme per cercare di esaudire il desiderio di Robert. I due e il loro seguito non riuscirono mai ad arrivare nella città del Santo Sepolcro perché furono uccisi nella battaglia di Teba nel 1330, dopo essere riusciti a lasciar riposare il cuore del loro valoroso amico Robert nella cappella di Rosslyn. La lettera finisce così: “Al mio discendente: quando questo messaggio arriverà nelle tue mani, vorrà dire che sarà venuto il giorno in cui il falco pellegrino si risveglierà, tornando a solcare fiero e nobile i cieli della nostra amata terra portando tra le sue zampe la noce dorata degli O'Hara, fino a nidificare e trovare dimora nella verde terra di Erin”.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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