Ciao
ragazzi,
sono
state da poco annunciati i nuovi siti che entrano a far parte del
Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO e, come ormai saprete, l'Italia è
rimasta a bocca asciutta.
Eppure sappiamo che
tanti siti italiani stanno portando avanti la documentazione necessaria
per entrare a far parte del World Heritage Center.
Tra questi vi sono il
versante terrazzato valtellinese e la Ferrovia Retica e il paesaggio
culturale della tratta Albula-Bernina".
Su 'La Gazzetta di
Sondrio' del 10 luglio è comparso un focus esclusivo sulla situazione
odierna, subito dopo le decisioni del Comitato del Patrimonio
dell'Umanità e in vista del prossimo anno.
Nell'introduzione
all'articolo viene riportato anche un intervento di Diletta Nicastro
riguardo alla situazione in Italia del Patrimonio.
Scrivo qui di seguito
l'articolo.
Per chi volesse leggere anche gli approfondimenti, può
cliccare qui.
Articolo tratto da 'La Gazzetta di
Sondrio' del 10 luglio 2007
UNESCO – Patrimonio dell'Umanità: le
candidature del versante terrazzato valtellinese e del trenino del
Bernina - Analisi e Prospettive
Nella nota del 3 luglio scorso,
all’indomani della conclusione del “conclave” durato dal 28 giugno al 2
luglio, avevamo annunciato che il Comitato, o per meglio dire, la
Commissione, composta da 21 membri di cui quattro europei (Lituania,
Norvegia, Olanda, Spagna), due del Nordamerica (USA e Canada), sei
dell’Africa (Benin, Kenia, Madagascar, Marocco, Mauritius,), cinque
asiatici (Corea, India, Israele, Kuwait, Giappone), due del Sudamerica
(Cile e Perù), uno del Centroamerica (Cuba) e uno dell’Oceania (Nuova
Zelanda), riunita a Christchurch, in Nuova Zelanda, aveva scelto i 22
siti che si aggiungono a quelli già esistenti come "Patrimonio
dell'umanità" nel 'Word Heritage Fund'. La lista così raggiunge quota
851 tra luoghi di grande rilievo culturale (660), naturalistico (166) e
siti che si distinguono per entrambi i motivi (25). Tra le 45
candidature le 22 accettate si trovano quattro in l'Africa, una nel
Nordamerica, nove in Asia e Oceania, sette in Europa e una nell'America
del Sud. Ha escluso per la prima volta un sito dalla Lista: il Santuario
dell'Antilope Araba in Oman. Quattro siti vengono tolti dalla Lista del
"Patrimonio in Pericolo" mentre tre vi vengono introdotti (tra cui la
Città Archeologica di Samarra, uno dei nuovi 22).
LO SPUNTO
Questa decisione che lasciava a mani vuote il nostro Paese, unitamente a
un commento autorevolissimo, destando qualche preoccupazione hanno
fornito lo spunto al Comitato Cittadini Consumatori Valtellina per
considerare la situazione delle candidature del Versante terrazzato
valtellinese e di quella del trenino rosso, per l’esattezza “La Ferrovia
Retica e il paesaggio culturale della tratta Albula-Bernina”.
Il citato commento è quello della scrittrice Diletta Nicastro,
ideatrice e autrice della serie editoriale per ragazzi "Il mondo di
Mauro&Lisi", incentrata sul Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco ed edita
dalla Passepartout Edizioni. "Oviamente mi dispiace che l'Italia non
abbia nessun nuovo sito all'interno della Lista, anche perchè so che ci
sono delle pratiche molto avanzate per far introdurre siti importanti”,
e ne cita un paio.
LA SITUAZIONE
Si è data, e si deve dare per scontata la conoscenza, quantomeno da
parte degli addetti ai lavori visto anche il notevole battage sulla
stampa locale, del grado di avanzamento delle due candidature:
- VERSANTE TERRAZZATO: ERA ED È NOTORIO CHE È IN CORSO LA FASE
PRELIMINARE.
- TRENINO ROSSO: ERA ED È NOTORIO CHE, SUPERATA LA FASE PRELIMINARE. SI
VA VERSO L’ESAME.
LA VALUTAZIONE DEL CCCVa
Riportiamo testualmente quanto scritto al riguardo del versante
terrazzato:
“E il nostro versante terrazzato? Campane a morto? Campane a morto per
il nostro versante terrazzato? Si, SALVO CHE non venga impostato un
piano adeguato, come del resto a suo tempo avevamo, inutilmente,
indicato. Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina tornerà
sull'argomento. Il punto-base è quello di proporsi la presentazione di
una candidatura, fortemente supportata, nel 2015. Perché il 2015? 2008 e
parte del 2009 per la progettazione del piano e dei sub-piani di
settore. Entro la fine del 2009 il varo definitivo. 2010/2013
realizzazione. 2014 verifiche e marketing (sponsorizzazioni comprese,
istituzionali in primis). 2015 candidatura. La concorrenza sarebbe
ugualmente agguerrita ma noi potremmo avere carte segrete da usare
(tenendole, ovviamente, riservate fino all'ultimo). Il gioco varrebbe la
candela, come hanno capito, altrove, in tanti. Per inciso: ci riferiamo
alla candidatura del versante terrazzato. Il trenino è un'altra cosa e,
lo si dovrebbe avere compreso, non possono stare insieme”.
POSIZIONE INEQUIVOCABILE
Una posizione inequivocabile a favore, ovviamente, della candidatura ma,
ad un tempo stesso, sprone per un impegno corale. Nel momento che si
pone la domanda se se debbano suonare le campane a morto la risposta è
eloquente: “Campane a morto per il nostro versante terrazzato? Si, SALVO
CHE non venga impostato un piano adeguato, come del resto a suo tempo
avevamo, inutilmente, indicato”.
- Primo punto dunque l’auspicato piano. Va ricordato che ha
“un’importanza decisiva la redazione del dossier di candidatura” e che
“occorre inoltre redigere il piano di gestione, strumento obbligatorio”,
del resto previsto dall’art. 3 della Legge 20 febbraio 2006, n. 77
“Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse
culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del
patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'UNESCO” La nota del 3
u.s. parlava di “piano adeguato” (il dossier del trenino rosso è un
volume di 700 pagine corredato da una serie di cartine). Perché il piano
sia adeguato, a parte ovviamente la necessità di approfondimenti
scientifici, generali e di settore, sia consentito, è necessario il
concorso di tutti, che tutti cioè comprendano l’importanza della partita
che si sta giocando, tenuto conto non solo della concorrenza a livello
mondiale ma anche di quella a livello nazionale visto che sono, salvo
eventuali aggiunte intervenute, ben 71 le proposte di candidatura.
- Un piano quindi anche al di là, per contenuti, e anticipato nei tempi,
di quello previsto. Ipotesi del CCCVa, questa, ovviamente tutta da
discutere e naturalmente senza minimamente porre in discussione il
lavoro che si è fatto, che si sta facendo, e che deve ancora essere
fatto. La preoccupazione del CCCVa, anche nei tempi di cui avanti, è
solo legata all’assenza dell’Italia fra i siti scelti nei giorni scorsi
e alla forte concorrenza interna.
- Per quanto riguarda il riferimento a indicazioni non accolte si va
indietro, prima della nascita di Provinea, a quando il Presidente della
Camera di Commercio Dassogno, con l’assessore provinciale
all’agricoltura Della Briotta e il Presidente del BIM (il firmatario
della presente nota) era stata esaminata la situazione del versante
terrazzato. Indicati i tre elementi essenziali, quello paesaggistico,
quello idro-geologico e quello economico, ne scaturiva tutta una serie
di conseguenze, proprio in termini di gestione, utilizzando anche norme
legislative magari cadute ne dimenticatoio ma tuttora operanti.
Avrebbero aiutato, anni dopo, la candidatura, anche l’utilizzabilità
oggi avrebbe bisogno di verifiche attente.
QUANDO? 2015?
Nella precedente nota si scriveva:
“Il punto-base è quello di proporsi la presentazione di una candidatura,
fortemente supportata, nel 2015. Perché il 2015? 2008 e parte del 2009
per la progettazione del piano e dei sub-piani di settore. Entro la fine
del 2009 il varo definitivo. 2020/2013 realizzazione. 2014 verifiche e
marketing (sponsorizzazioni comprese, istituzionali in primis). 2015
candidatura. La concorrenza sarebbe ugualmente agguerrita ma noi
potremmo avere carte segrete da usare (tenendole, ovviamente, riservate
fino all'ultimo)”.
Come sottolineato avanti, la preoccupazione del CCCVa, anche quindi nei
tempi, è solo legata all’assenza dell’Italia fra i siti scelti nei
giorni scorsi e alla forte concorrenza interna. Poi, naturalmente, il
2015 può anche essere il 2012 o il 2010 o il 2009 come da dichiarazione
del Presidente di Provinea.
Sia ovviamente tutto e solo il tempo necessario.
IL PRESIDENTE DE STEFANI
Dalla nostra nota del 3.7 u.s.:
“Per quanto ci riguarda il neo-Presidente di Provinea, Severino De
Stefani, ricorda che siamo inseriti nella Tentativ List con una
previsione, nel 2009 se tutto fila liscio, nel senso di predisporre
quanto necessario. E quindi, dice, il 2015 è una data invero
pessimistica. "Sappiamo che la concorrenza sarà agguerrita, ma l'impegno
è quello di provarci, preparando adeguatamente quanto serve".
Avevamo così commentato:
“Il dato negativo che ci ha lasciato perplessi è il risultato del nostro
Paese, rimasto escluso dall'assegnazione di nuovi siti. Per quanto ci
riguarda, certo, non eravamo ancora candidati, bensì "sul percorso di
guerra", quello che porta alla candidatura e poi, se va bene, al
riconoscimento. La data indicata, certamente non ottimistica ma
prudenziale anche dopo la novità dell'Italia a rimasta a bocca asciutta
questa tornata, è stata ricavata semplicemente adottando per analogia la
strada percorsa dai vigneti del Lavaux che hanno impiegato otto anni per
arrivare al risultato”
TIRANDO LE SOMME. TUTTI…
Tirando le somme, al di là delle interpretazioni della posizione del
CCCVa che possono essere state date si conferma la motivazione della
prima nota e cioè l’esigenza che intorno al progetto, chiamiamolo così,
“Versante terrazzato”, si stringano tutti. E quando diciamo tutti
intendiamo tutte le Istituzioni, tutti i soggetti collettivi, a vario
titolo, della provincia e i privati cittadini. E questo perché,
continuiamo a ripeterlo, la preoccupazione del CCCVa è stata stimolata
dall’assenza dell’Italia fra i siti scelti nei giorni scorsi, dalle
candidature che ora arrivano da molti Paesi dei cinque continenti e
anche dalla forte concorrenza interna.
E IL TRENINO?
Dalla nostra nota precedente:
“La Svizzera era presente con cinque proposte a suo tempo approvate il
10 dicembre 2004 dal Consiglio Federale: l'opera dell'architetto Le
Corbusier (Villa Jeanneret-Perret e Villa Schwob a La Chaux-de-Fonds,
Petite villa au bord du lac Léman a Corseaux e Immeuble Clarté a
Ginevra), la Ferrovia Retica e il paesaggio culturale della tratta
Albula-Bernina, i resti di insediamenti preistorici nei laghi e nelle
paludi (progetto "Palafitte"), il paesaggio urbano dell'industria
orologiera di La Chaux-de-Fonds/Le Locle e la regione vinicola del
Lavaux
Nulla da fare per il trenino rosso, premiati invece i vigneti terrazzati
della regione del Lavaux, sulla sponda vodese del lago Lemano tra
Losanna e Vevey. superficie di 898 ettari, di cui 574 di vigneti. Una
candidatura avviata nel 1999 ma partita negli anni settanta su
iniziativa di un privato cittadino.
La Svizzera. Ha ottenuto anche un ampliamento di oltre il 50% del sito
Jungfrau - Aletsch - Bietschhorn e ha accettato il nuovo piano di
gestione della zona. Il perimetro della regione alpina, dichiarata
patrimonio naturale dell'umanità nel 2001, passa così da 539 a 824 km
quadrati e interessa 26 comuni dei cantoni Berna e Vallese”.
- Trenino. Iter. Per quanto riguarda il “nulla da fare per il trenino
rosso” ci si riferisce alle diverse velocità delle candidature.
Ricordiamo che la previsione è che l’esame della candidatura da parte
del Comitato del patrimonio mondiale dell'UNESCO avvenga A LUGLIO 2008
ma ricordiamo anche i precedenti.
- E’ del 10 dicembre la decisione del Consiglio Federale (il Governo
svizzero) di fare propria la scelta della Commissione nazionale svizzera
per l’UNESCO, nominata dal Consiglio Federale stesso (30 membri in
carica sino al 31.12.07, Presidente Francesca Gemnetti, avvocato e
notaio in Bellinzona).
- E’ del 4 settembre 2006 la consegna della documentazione di
candidatura entro i termini prescritti all’UFC per l’iscrizione
all’UNESCO.
- E’ del 21.12.2006 la consegna a nome di Svizzera e Italia da parte di
due classi della Valposchiavo al Centro del Patrimonio Mondiale
dell'UNESCO a Parigi della candidatura transnazionale della Ferrovia
retica nel paesaggio culturale Albula/Bernina".
- Vigneti di Lavaux. Iter.
- La documentazione di candidatura di Lavaux era invece stata inoltrata
all'UNESCO a Parigi nel dicembre 2005, e in agosto del 2006 un esperto
del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, organo consultivo
dell’UNESCO, aveva visitato la regione. In seguito a questo sopralluogo
il 14 maggio di quest’anno era venuto il parere favorevole
all'iscrizione dei vigneti di Lavaux alla lista del Patrimonio mondiale
Se fosse stato possibile avere gli stessi tempi ed arrivare
contestualmente, Vigneti e Trenino, sarebbe stato probabile, nel caso di
una sola scelta, che il prescelto fosse il trenino. E’ evidente che a
favore dei vigneti hanno giocato gli otto anni di preparazione oltre ad
altri precedenti di sensibilizzazione
DOCUMENTAZIONE
Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina raccoglie in appendice una
documentazione in argomento e precisamente: L’iter di candidatura - La
legge sui siti –I criteri per entrare nel Patrimonio dell’Umanità – I
siti italiani – La legge sui siti
per Comitato Cittadini Consumatori Valtellina: Alberto Frizziero
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