Il Mondo di Mauro & Lisi

 

 

Racconto terzo classificato (ex-equo) al concorso letterario 'M&L a Roma' - Categorie Scuole Elementari
 

 SCOMPARE LA STORIA DEL MONDO
Le ultime 24 h
I monumenti di Roma sono importanti per la nostra storia e cultura

 

di Chiara Antonetti, Sara De Benedictis, Nicole Fontana e Caterina Pica
 
della Scuola Elementare "Lante della Rovere"

Al centro di Roma, in una normalissima mattinata di primavera del 2012 Mauro stava mettendo a posto il suo studio, lui amava tanto i libri gialli e d’avventura perché era un investigatore dell’UNESCO.
Mentre metteva a posto ogni pagina sfogliata era un ricordo e un occasione di divertimento, distrazione e d’avventura.
Impegnato e leggere e a fantasticare, ad un tratto, tra i libri trovò un calendario su cui c’era scritto in numeri romani che il 27 settembre del 2012 finiva il mondo.
Mauro incuriosito iniziò a farsi molte domande e a pensare come informarsi sul fatto. Consultò internet ripetutamente, scrivendo parole del tipo: -Fine del mondo, 2012 che succederà?- Nessuna risposta, non sapeva chi avesse messo quella pagina tutta strappata e intagliata nel suo studio, allora chiamò la sorella Lisi che lo aiutava solitamente in questi fatti strani. Come sempre Lisi che era un po’ impicciona, contenta di aver ricevuto un incarico un incarico così importante. Mauro e Lisi cominciarono a pensare giorno e notte, Lisi aveva interrotto gli studi sulla ricerca del labirinto del minotauro  invece Mauro passava tutte le giornate a leggere “Tomi” e consultare internet, finché una mattina Mauro ebbe un illuminazione: chiedere ai suoi piccole e grandi esperte che partecipavano al corso delle investigatrici un aiuto, il nome delle investigatrici erano: Chiara alta e lentigginosa, specializzata nel ricercare indizi, invece Nicole magra e forzuta era specializzata nel ricostruire i fatti, la più piccola, Caterina sapeva tutte le lingue, e infine Sara alta con i capelli neri che più neri c’ è solo il carbone esperta al computer.
Le ragazze eccitatissime si misero a lavoro, scoprendo delle impronte sul calendario. Le impronte furono analizzate nel laboratorio. E si scopri che erano di Kieran che con poche parole spiegò che era uno scherzo per impaurire Mauro che era superstizioso, la situazione non importo più a nessuno, il caso si riaprì, perché, iniziarono a accadere fatti strani: soldati marciavano per le strade e si sentiva anche il rumore degli zoccoli dei cavalli dei fanti. Mentre Mauro e Lisi stavano facendo una passeggiata nei dintorni di piazza Navona si accorsero che c’era un manifestazione per i centocinquanta anni della repubblica italiana. Ad un tratto, durante la manifestazione l’acqua iniziò ad allagare la piazza e comparvero delle navi antiche da guerra. Iniziarono a scontrarsi una con l’altra, a farsi guerra con lance, spade e tutti gli accessori da guerra di quel tempo. L’acqua si era trasformata in fuoco.
Sentirono una voce gridare:
-Guardate il re Nerone, canta e balla mentre l’acqua inonda e brucia Roma!-
-Signori vi piace lo spettacolo che i miei occhi godono?- Disse Nerone.
Il pubblico acclamò ripetutamente senza stancarsi mai.
Dopo il discorso di Nerone tutti capirono che non era una messa in scena per la  manifestazione. La gente che passava da quelle parti guardava incuriosita le altre persone che piangevano per la paura.
Le piccole investigatrici pur spaventate rimasero con Mauro e Lisi. Ad un c’erto punto il sole si divise in due, una cadde sulla terra, l’altra rimase su nel cielo accostata alla luna.
Al mondo stava succedendo qualcosa.
I monumenti iniziarono a crollare, le case si frantumarono, fuoco, fuoco, e fuoco, bruciava tutto.
Dalle case uscivano persone vestite da antichi romani, con le toghe, i sandali di cuoio…
Mauro e Lisi iniziarono a cercare Kieran, lo trovarono al Colosseo e svolgere una faccenda architettonica. ( “ Strano, pensò Lisi, strano trovarlo qui, al tempo di Nerone il Colosseo ancora non c’era). Il Colosseo era uno dei pochi monumenti rimasti in piedi, Mauro era sconvolto, cercava qualcosa per fermare tutto, Lisi era andata a cercare qualche indizio  nel Colosseo; trovò un labirinto con il disegno del minotauro. Lisi lo aveva appena studiato per un progetto all’università, quindi sapeva come affrontarlo. Era strano, ad ogni passo che faceva c’era o un indovinello o una trappola. Con la furbizia Lisi arrivò al centro del labirinto dove trovò il minotauro che era stato ucciso molti anni prima.
Nel corno del grande mostro c’era infilato un biglietto su cui c’era scritto:

LA PAROLA TROVERAI
1+2/1/12-1/10+4/7+2/2+2/10+3/ GILIO 
È DIFFICILE MA CE LA FARAI
SE QUESTO INDOVINERAI
AVANTI PROSEGUIRAI
MESCOLA TUTTO SENZA FRETTA E
verrà LA PAROLA PERFETTA 

Lisi pensando e ripensando ai numeri e alle parole sul foglio e capì che era un gioco logico, bastava addizionare i numeri poi paragonarli alle lettere dell’alfabeto, scoprì che la parola segreta era CAMPIDOGLIO. Nel fratello Mauro, Kieran e le investigatrici stavano sulla riva del Tevere a guardare due gemelli allattati da una lupa. Subito capirono che erano Romolo e Remo grazie a Chiara che li aveva studiato recentemente.
Anche Caterina diede una mano riuscendo a tradurre l’ululato della lupa.
La lupa diede alla squadra un medaglione con un una clessidra incorporata, gli disse anche che quando finirà la sabbia il mondo finirà. Mancava poco tempo allo scadere della clessidra.
Intanto Lisi sulla cima del Campidoglio aveva trovato una scatola con dentro dei simboli come questi: 

           

  


In rilievo su delle tavolette di bronzo Lisi non capiva cosa fare, non sapeva cosa dire e l’unica cosa che si sentiva di fare e di correre a casa di Kieran dove c’erano anche Mauro, Chiara, Caterina e Sara appena arrivata a casa tutti si misero a lavoro Mauro a cercare sulle sue enciclopedie, Kieran e Lisi sui giornali e riviste, Chiara riprese tutti i fascicoli del caso e se li studiò per benino, Nicole con le cartelle della ricerca e ricostruì i fatti, Sara a cercare tutte le informazioni nei siti di internet e Caterina ad aiutarla nei siti che erano in diverse lingue.
A un certo punto Caterina e Sara urlarono –trovati, trovati, li abbiamo trovati!- Sara continuò -Fanno parte di una collezione Greco-Romana-Egizia tra questa collezione c’è anche il medaglione, dopo ci stanno degli orecchini d’oro a forma di serpenti di Cleopatra e una scatola di vetro con sopra scritto qualcosa, mi sembra in latino, inciso d’argento-. -Qua c’è scritto Traiano-  precisò Caterina sapendo tutte le lingue e traducendo il nome dal latino -Aspettate un attimo c’è scritto che se ci fosse stata la fine del mondo bisognava riunire tutti gli oggetti portarli a ponte Sisto metterli nella scatoletta e poi buttarli tutti nel Tevere-.                                                                           
-Bisogna subito andarli a cerare altrimenti il mondo casca- disse preoccupata Lisi, tutti insieme corsero al museo egizio e spiegarono al proprietario del museo la situazione che ci mise un po’ per decidere ma alla fine  diede loro gli orecchini.
-Ci manca solo la misteriosa scatola di vetro- disse Chiara
-Ma dove possiamo trovarla?- Chiese Kieran
-Non so però dobbiamo andarla a cercare in un posto dove Traiano significhi qualcosa!- Disse Mauro -il Foro?- Chiese Nicole   -Si, hai ragione!- Annuì Lisi -corriamo! Sennò facciamo tardi e il mondo crolla- disse preoccupata Chiara
Mauro, Lisi, Kieran e le giovani investigatrici in poco tempo e con un fiatone terribile riuscirono ad arrivare al foro.
-E ora? Credevo di trovarla  appena arrivata invece il foro è enorme, come facciamo a trovarla in così poco tempo?- Chiese Caterina
- Dividiamoci, io e Sara da questa parte, Lisi e Nicole di là e tutti gli altri da quell’altra- disse Mauro.
Dopo poco essersi divisi si riunirono davanti alla colonna di Traiano, fuori dal foro, ma lì vicino dove costatarono che la scatola non era da nessuna parte.
Nicole allora guardò in alto e disse agli altri che dentro la colonna c’era un buco e si era accorta che dentro quel buco c’era la scatoletta Nicole cominciò ad arrampicarsi sulla colonna ma arrivò la sicurezza e Mauro si fece avanti,  gli fece vedere il tesserino dell’UNESCO.
Ad un certo punto Sara si ricordò di avere una amica di nome Flavia che faceva  la maestra di volo con gli elicotteri e così gli venne in mente che avrebbe potuto chiamarla per farsi dare una mano ad arrivare alla cima dove era nascosta la scatoletta. Dopo aver fatto la telefonata a Flavia, aspettarono circa cinque minuti e alla fine sentirono il rumore di un elicottero. Nicole alzò le braccia per far segno a Flavia di atterrare. Arrivata quasi a terra chiese ai suoi assistenti, Edoardo e Federico, di buttare giù la scaletta, in modo tale da far poter salire sull’elicottero tutti gli altri.
Saliti tutti sull’elicottero,andarono a prendere la scatoletta e si diressero  a Ponte Sisto.
Ad un certo punto Mauro disse -la clessidra del medaglione sta per scadere! Se non buttiamo tutti gli oggetti nel Tevere il mondo finisce, tutto finirà!- Così Lisi e Kieran misero tutti gli oggetti nella scatola e alla fine quando l’ultimo granello del medaglione stava per cadere in fondo, tutti i palazzi stavano per cadere e il fiume stava per trasbordare Mauro con un sguardo serio e deciso buttò nel fiume la scatola con tutti gli oggetti e da quel momento la giornata cambiò,invece di essere grigia e cupa diventò limpida e radiosa.
La fine del mondo era stata scongiurata e anche gli antichi resti di una splendida Roma erano stati salvati.

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